Continua il nostro viaggio nella Storia iniziato qui per studiare i precedenti passaggi di Plutone in Acquario e cercare di trarre alcuni suggerimenti per interpretare l'attuale transito che durerà fino al 2043.
In questo periodo si colloca la fine del regno dell'imperatore romano Giustiniano (527 - 565): "perno della sua azione politica fu il progetto di riunificare l'impero, riconquistando i territori della parte occidentale in cui a seguito dello stanziamento delle popolazioni germaniche si erano formati i cosiddetti regni romano-barbarici" (M. Montanari, Storia medievale, Laterza, Bari, 2007, p. 30).
È curioso segnalare che il tentativo, com'è stato chiamato in latino, di renovatio imperii (rinnovamento dell'impero) provenga da un imperatore collocato nella città inaugurata alla fine del precedente passaggio di Plutone in Acquario, e di cui abbiamo già parlato qui: Costantinopoli.
"Obiettivo dell'azione di conquista fu il Mediterraneo (...) le imprese militari condotte dai generali Narsete e Belisario ebbero successo, ma, soprattutto in Italia, comportarono campagne estremamente lunghe e onerose non solo in termini economici" (ibid., pp. 30-31, grassetto mio).
Tra il 552 e il 553 l'esercito bizantino di Narsete prevalse sugli Ostrogoti che al tempo regnavano nella penisola italiana e così l'intero territorio passò sotto il controllo di Bisanzio: "Seppure pagata con costi elevatissimi, la politica militare di Giustiniano segnava, nel 553, un successo completo: tutti i territori che si affacciavano sul Mediterraneo erano nuovamente soggetti all'autorità imperiale e il mare poteva tornare a essere tramite di comunicazioni interne fra le diverse parti dell'impero. Si trattò tuttavia di una situazione effimera: nel 568, l'anno dopo la scomparsa di Giustiniano, la penisola italiana fu occupata dai Longobardi" (ibid., pp. 31-32, grassetto mio).
In questo periodo si colloca anche il regno del principale avversario dei bizantini, il sovrano persiano Cosroe I (531 - 579 d.C.): "Cosroe I era noto per la sua grande attenzione verso la letteratura, la filosofia e il sapere in generale. Da un punto di vista culturale, sotto il suo regno l'arte e la scienza raggiunsero il periodo massimo di prosperità in tutto l'arco temporale di esistenza dell'impero sasanide" (fonte: Wikipedia). Dedicò grande attenzione all'Accademia di Gundishapur, il "centro intellettuale e scientifico dell'impero sasanide" (fonti: Wikipedia, World History). Gundishapur costituì il crogiolo in cui confluivano il sapere greco, indiano, persiano e siriaco, con il risultato che la cultura fiorì ulteriormente nella seconda metà del VI secolo (Wikipedia).
Cosroe I è noto per aver pronunciato queste parole, riportate da Wikipedia: Abbiamo esaminato i costumi dei nostri antenati, ma, preoccupati di scoprire la verità, abbiamo studiato anche i costumi e i comportamenti dei Romani e degli Indiani e abbiamo accettato quelli che ci sembravano ragionevoli e lodevoli, non solo gradevoli. Non abbiamo respinto nessuno perché appartenente a una religione o a un popolo diverso. E dopo aver esaminato i buoni costumi e le leggi dei nostri antenati e quelli degli stranieri, non abbiamo rifiutato di adottare ciò che era buono né rigettato ciò che non lo era. L'affetto per i nostri antenati non ci ha portato ad accettare costumi che non erano buoni.
Ma c'è anche tempo per una spy story all'interno di questa nostra rassegna di eventi legati al passaggio di Plutone in Acquario. Ammetto che non ne sapevo nulla prima di aver visto il video di Chris Brennan, da cui tutta questa serie di articoli prende spunto. Si tratta per dirla meglio di una storia di spionaggio industriale raccontata dallo storico bizantino Procopio di Cesarea.
"Due monaci non identificati (membri della Chiesta Nestoriana) che predicavano il cristianesimo in India, si recarono in Cina nel 551 d.C. Qui ebbero modo di osservare i complessi metodi dell'allevamento dei bachi da seta e della produzione dell'omonimo tessuto. Nel 552 d.C. i due monaci si recarono dall'imperatore bizantino Giustiniano per informarlo delle loro scoperte". Giustiniano si rese subito conto delle possibili implicazioni di questa scoperta: introdurre la produzione di seta all'interno dell'impero romano d'Oriente avrebbe permesso di ridurre drasticamente i costi per acquistare quel tessuto molto richiesto e, nello stesso tempo, avrebbe provocato un danno alle casse dei nemici Persiani che dominavano sui territori della Via della Seta e che erano l'intermediario commerciale inevitabile dei bizantini nell'ambito del commercio della seta.
Ai due monaci fu così commissionato da parte di Giustiniano il furto dei bachi da seta cinesi. Essi percorsero molto probabilmente una rotta settentrionale lungo il Mar Nero, attraverso il Caucaso del Nord e poi il Mar Caspio. Per tenere le uova dei bachi al sicuro e dormienti, le nascosero all'interno di canne di bambù riempite di paglia. Questo è stato probabilmente il primo caso di spionaggio industriale documentato della Storia (fonti: Wikipedia, Historiamag).
Ritroviamo qui un elemento che sembra caratteristico dei passaggi di Plutone in Acquario: il grande interesse verso la ricerca e la conoscenza. In questo senso, il furto a scopi economico-militari (Plutone) di know-how appare come una naturale declinazione del primo elemento che abbiamo appena ricordato.
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