Continua il nostro viaggio nella Storia iniziato qui per studiare i precedenti passaggi di Plutone in Acquario e cercare di trarre alcuni suggerimenti per interpretare l'attuale transito che durerà fino al 2043.
Nella notte tra il 18 e il 19 luglio del 64 d.C. scoppia il grande incendio di Roma: dei quattordici quartieri che componevano la città, "tre furono totalmente distrutti, mentre in altri sette rimanevano solo pochi ruderi rovinati dal fuoco. (...) I morti furono migliaia e circa duecentomila i senzatetto" (fonte: Wikipedia).
Tra il popolo si diffondono voci secondo cui sarebbe stato l'imperatore del tempo, Nerone, a dare vita all'incendio. L'imperatore, per evitare di fare ricadere i sospetti su di sé, accusa i seguaci del Cristianesimo di essere i veri colpevoli del disastro. Hanno inizio così le prime persecuzioni contro i cristiani nell'Impero romano, perpetrate attraverso arresti, detenzioni, torture, deportazioni ed uccisioni.
Nel 66 d.C. ha inizio una ribellione degli Ebrei in Giudea "che riescono a infliggere una pesante sconfitta ai Romani. La guerra prosegue fino al 70 d.C., anno in cui le legioni di Tito entrano a Gerusalemme dopo un lungo assedio, che si conclude con la distruzione del Secondo Tempio" (Fonte: Wikipedia). Notiamo che è già la seconda volta che incontriamo i destini del popolo ebraico legati al passaggio di Plutone in Acquario.
Alla morte di Nerone nel 68 d.C. troviamo quello che lo storico Tacito definì longus et unus annus: dall'ottobre del 68 d.C. al dicembre del 69 d.C. si succedono infatti ben quattro colpi di stato ad opera di Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano (questo periodo viene anche ricordato come "l'anno dei quattro imperatori").
La novità rilevante di questo periodo è che "il potere 'viene dato' dalla spada, ovvero in molti casi, sono le stesse legioni, i pretoriani come i soldati più rappresentativi, che eleggono, per acclamazione, il loro duce" (fonte: Critica Letteraria).
Nel 79 d.C. ha luogo la terribile eruzione del Vesuvio, data culmine di una serie di terremoti che avevano sconvolto la regione Campania a partire almeno da 17 anni prima. Le città di Ercolano, Pompei, Stabia e Oplontis sono completamente distrutte (fonte: Wikipedia).
È interessante notare come questo sia il secondo evento del periodo caratterizzato dal fuoco, elemento simbolo del Segno opposto all'Acquario, il Leone: nel caso di incendio doloso potremmo parlare di un uso criminale (Plutone) del fuoco allo scopo o di rinsaldare il potere o di sovvertirlo (simbologie sempre legate a Plutone); nel caso dell'esplosione del fuoco dalle viscere della terra invece sembra di vedere in atto una contrapposizione di forze (opposizione) tra il distante Plutone nel Segno più algido dello Zodiaco (Acquario) e il fuoco leonino che vorrebbe divampare sulla Terra ma che è costretto nelle profondità del suolo e che, per reazione, esplode distruggendo tutto (un uso incontrollato del fuoco).
In questi anni Plinio il Vecchio completa la sua Naturalis historia, un'opera enciclopedica che tratta di astronomia, geografia, antropologia, zoologia, botanica, materiali, medicina, metallurgia, mineralogia e arte, costituita in totale da ben 37 libri: "il tema unico e unificante di tutta l'opera è la natura, i cui confini coincidono con quelli dell'universo (mundus), presentato all'inizio del libro II come un organismo divino, eterno e smisurato (...) Plinio indica nella 'potenza della natura ciò che chiamiamo dio', e nella solidarietà dell'universo con l'uomo e degli uomini fra di loro un altro aspetto 'divino' del mondo naturale. Su queste basi, la ricerca sembra indirizzata a illuminare la conoscenza delle parti e dei limiti della natura" (M. Bettini, La letteratura latina Vol. 3, La Nuova Italia, Milano, 2000, p. 238). Con l'ironia classicamente cinica della vita e della Storia, Plinio il Vecchio morirà il 25 agosto del 79 d.C. nei pressi di Stabia, dove si era recato sia per prestare soccorso alla popolazione del luogo, sia per osservare da vicino il fenomeno dell'eruzione del Vesuvio.
È importante notare la condanna di Plinio il Vecchio nei confronti della magia, dell'astrologia e di certe pratiche popolari della medicina, viste come false artes incapaci di contribuire alla conoscenza e al rispetto della natura: "la magia, in particolare, è vista come una degenerazione dell'arte medica fondata sulla superstizione, e capace però di contaminare pericolosamente la scienza tradizionale, esercitando persino una perversa attrazione su un pubblico colto. La sua caratteristica è quella di imitare e riprodurre in modo ingannevole la verità della natura" (ibid.).
Da ultimo notiamo infine che nell'80 d.C. viene inaugurato il Colosseo, adibito agli spettacoli pubblici: per questo evento furono indetti 100 giorni di celebrazioni e si calcola che vennero sacrificati 9000 animali di grande taglia (quadratura di Plutone in Acquario rispetto al Toro?).
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