Il 16 maggio Giove ha fatto il suo ingresso nel segno del Toro dove resterà fino al 25 maggio 2024. Che cosa comporta questo passaggio a livello collettivo?
In primo luogo consideriamo il pianeta in oggetto, "il gigante più voluminoso" della nostra galassia "che gira maestosamente intorno al Sole (...) tirandosi dietro il corteo dei numerosi satelliti" (A. Barbault, Trattato pratico di astrologia, Astrolabio, Roma, 1979, p. 115), consideriamolo nei suoi valori di ampiezza, e di autorità (ibid.).
La tradizione astrologica associa infatti questo pianeta a princìpi di espansione, di generosità, di "grandezza d'animo" (Antarès, Manuale pratico di astrologia, Rusconi libri, Santarcangelo di Romagna, 2020, p. 32) che sono stati tradotti in figure umane dotate di saggezza e discernimento, in "persone rappresentative e influenti" (A. Barbault, ibid., p. 116) e in quelle professioni "che si riferiscono a patrocinare, dirigere, organizzare, rappresentare, (...) diffondere (...)" (ibid.).
Come sappiamo, ogni caratteristica può avere risvolti positivi o negativi, e l'astrologia che studia le relazioni tra gli astri e la salute ci aiuta a scorgere un primo lato oscuro di questo pianeta: a Giove sono associati fenomeni pletorici (aumento della massa sanguigna) ed ipertrofici e, nell'ambito della psicopatologia, processi di "ipertrofia dell'io" e deliri di grandezza (ibid., p. 115).
Passiamo ora a una rapidi analisi del valore del simbolo zodiacale taurino: "nella natura" il Toro "simbolizza la condensazione dello slancio dell'Ariete e la materializzazione delle forze creatrici che si configurano nell'abbondanza delle forme" (ibid., p.76). Ecco riassunte in appena due righe le caratteristiche fondamentali di questa simbologia zodiacale: condensazione, materializzazione, abbondanza.
Si tratta di un segno fisso, femminile, governato da Venere. Da qui gli derivano la sua "visione della vita come continuità attraverso la procreazione", "l'edonismo nelle sue manifestazioni più semplici, gioia di mangiare e dormire" e, dall'esilio di Marte, "tolleranza, mancanza di aggressività e di mordente, compensati dalla metodicità, dalla pazienza tenace tipica del mondo vegetale" (L. Morpurgo, Introduzione all'astrologia, TEA, Milano, 2015, pp. 79-80).
E la natura è l'elemento cardine del Toro: "la seconda parte della primavera è infatti quella delle vegetazioni rigogliose, dei morbidi prati, dei pascoli verdi, della flora in generale, (...) della comparsa dei primi frutti" (A. Barbault, ibid., p. 76).
Un'altra simbologia importante collegata con il segno del Toro è quella fisiologica, corrispondente alla bocca, alla gola, alle corde vocali: i piaceri della gola, della buona tavola (signoria di Venere, esaltazione di Giove) a volte rischiano di trasformarsi in voracità. Questa voracità, a un livello più materiale, rischia di rappresentare una ricerca spasmodica di sempre maggiori possedimenti per rafforzare il proprio senso di sicurezza.
Ed è qui che purtroppo, a mio modesto parere, potrebbero svanire le speranze di coloro che vedono nell'avvento di Giove in Toro l'inizio di una nuova era di pace, sotto il segno di Venere (e l'esilio marziano). Mi auguro il contrario, ma il rischio è che gli appetiti espansionistici dei vari dittatori sanguinari sparsi in giro per il mondo, semmai, aumentino. Sono andato a rivedermi il passaggio di Giove in Toro (1941) durante la Seconda guerra mondiale e questo è stato contrassegnato da eventi tutt'altro che di matrice venusiana:
- 22 giugno 1941: invasione dell'Unione sovietica da parte delle forze dell'Asse (si è calcolato l'impiego di 3 milioni di uomini, seicentomila veicoli corazzati e il medesimo numero di cavalli);
- 7 dicembre 1941: attacco dei giapponesi a Pearl Harbour, ingresso formale degli Stati Uniti nel secondo conflitto mondiale;
- 7 febbraio 1942: caduta di Singapore, sempre per mano dei giapponesi.
Dunque non è affatto detto che l'ingresso di Giove in un segno tendenzialmente più pacifico come il Toro possa portare la pace nel mondo, soprattutto visto che si tratta di un inizio di tragitto reso particolarmente ostico dalla quadratura a Plutone, ora in Acquario.
Sicuramente uno dei temi fondamentali sarà il cibo e il nostro rapporto con lo stesso. E' davvero curioso pensare come cibi dolci e golosi come i cerali Cheerios o le mitiche M&M's siano "nati", a livello industriale e commerciale, i primi il 2 maggio 1941 e le seconde il 10 settembre 1941 e che il loro primo impiego fu appunto quello di rifornire i soldati americani in combattimento in Europa.
Un altro punto sicuramente interessato dal passaggio di Giove in Toro sarà la natura, come abbiamo accennato. A mio avviso il meteo fortemente piovoso e generalmente fresco delle ultime settimane già ci informa del mutamento astrale che stiamo commentando. Possiamo sperare in una ripresa della natura (e dell'agricoltura) dopo i terribili anni di siccità indotti dai raggruppamenti astrali prima nel roccioso Capricorno e poi nell'etereo Acquario? Credo sinceramente di sì, anche a fronte del sostegno che il "verdeggiante" Giove in Toro riceverà dall'acquatico Saturno in Pesci.
E poi che cos'altro? Forse una ripresa considerevole del cinema (fortemente collegato alla casa seconda e al Toro), per il quale magari ci dobbiamo aspettare nuove ed interessanti evoluzioni tecnologiche con la futura congiunzione di Giove e Urano in Toro, nel 2024? Oppure, quasi certamente, un anno di novità rilevanti ed esteticamente piacevoli sotto ogni profilo artistico, con particolare riferimento alle arti grafiche e alla moda (con ogni probabilità, tornerà a riscuotere successo un modello di femminilità in cui le curve sono nuovamente apprezzate)
Dal punto di vista finanziario è sempre importante non sbilanciarsi troppo, anche a causa dell'effetto bistabile di Giove dimostrato da Ciro Discepolo (nonché per alcuni aspetti concomitanti, già menzionati nell'articolo, di non semplice lettura): ciononostante, possiamo affermare con una certa dose di sicurezza che il periodo segnato dal passaggio di Giove in Toro vedrà una progressiva stabilizzazione dei fattori economici, forse impartendo delle lezioni di cautela e di oculata austerità nella gestione dei patrimoni pubblici e privati, a beneficio del consolidamento dei conti e del rafforzamento delle strutture esistenti.
Ci aspettiamo infine che accada qualcosa anche in ambito edilizio, un altro campo di elezione del segno del Toro. La conoscenza dei fatti ci porta a pensare che il settore immobiliare in Cina potrebbe forse subire un'altra, definitiva crisi (magari accelerata dalla congiunzione Giove-Urano). E certo non può esservi sfuggito il problema degli affitti studenteschi (e degli affitti in
generale) che è esploso di recente, anche come conseguenza di un'inflazione che, in ogni caso, verosimilmente andrà riducendosi. La nostra speranza è che Giove in Toro in ambito edilizio significhi soprattutto grande ricostruzione in Ucraina (e dunque, termine del conflitto). Incrociamo le dita.
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